Recensioni:
DELITTI ESOTERICI di Stefano Vignaroli
La
lettura di questo romanzo è, oserei dire, un'esperienza unica. Quale accanita
lettrice, considero il libro di Stefano Vignaroli quanto di meglio esista oggi
sul mercato editoriale del noir. Lo
scrittore con il suo Delitti Esoterici
ha dimostrato ampiamente abilità nella scrittura ed uno spiccato talento nella
narrazione di un'importante ed intrigante inchiesta di Caterina Ruggeri,
giovane Commissario di Polizia la quale, grazie soprattutto alla sua
intelligenza e al suo innato intuito femminile, è in grado di
destreggiarsi tra delitto ed esoterismo,
non abbandonando mai doti di umana comprensione riguardo a fatti e personalità
coinvolte.
Lo
stile suggestivo e affascinante della narrazione si snoda in una perfetta successione
di eventi e colpi di scena per un così difficile e delicato argomento, quale
può essere l'esoterismo, inteso sia nel suo significato primario di “interno” e
quindi segreto, sia nella moderna
interpretazione di “magia”. Il tutto si fonde perfettamente con le pericolose
indagini di Caterina Ruggeri e per oltre trecento pagine trascina il lettore
fin dentro il più nascosto tra tutti i recinti del sapere esoterico, seguendo
un perfetto sincronismo. Ogni personaggio descritto nel romanzo viene descritto
ed interpretato dalla straordinaria fantasia dell'autore come un essere comune
e allo stesso tempo fuori dal tempo, con riferimenti precisi dettati dal
personale studio dell'autore stesso.
Non
mancano elementi meno nobili quale la brama di potere e di superiorità ma che
infine esplodono in forza, bellezza, illuminazione spirituale e aspirazione
verso il bene dell'umanità. Un romanzo completo dunque, che racchiude nelle sue
pagine molte verità riferite alla più comune delle realtà, la ricerca di noi
stessi e di quella parte dell'inconscio che normalmente non si ascolta ma vive
nascosta in ogni individuo.
Porgo
i miei complimenti più sinceri a Stefano Vignaroli per questo suo romanzo che
ritengo essere un piccolo capolavoro di psicologia esoterica oltre che la prima
e significativa inchiesta della sua “amata” protagonista Caterina Ruggeri.
Susanna
Polimanti
Vi parlo di "DELITTI
ESOTERICI" di Stefano Vignaroli
Le streghe di cui ci
racconta l'autore, attraverso l'indagine del commissario Caterina
Ruggeri, non sono perfide e malefiche dispensatrici di sortilegi
ispirati dal demonio.
Quelle sono un retaggio
culturale dei tempi della "Santa inquisizione".
La superstizione, figlia
dell'ignoranza in cui si manteneva la gente, faceva credere che la
pratica della cura con erbe officinali, e spesso la loro efficacia,
fosse una manovra subdola del maligno contro la Chiesa.
Le streghe di Stefano
hanno una storia alle spalle, che le porta loro malgrado a subire
quello che alle loro ave fu in qualche modo risparmiato.
Ma senza addentrarmi
nella trama che lascio al lettore, desidero parlare di loro come
parlerei di qualunque donna dei nostri tempi, amante del sapere e con
una sensibilità spiccata volta ai sentimenti dell'amicizia e
dell'amore.
Se ci guardassimo dentro
e ci ascoltassimo di più, scopriremmo che la nostra mente ha poteri
a volte
così indefinibili e
misteriosi da farci sentire e vedere cose che la ragione comune
negherebbe.
L'autore, scrivendo il
romanzo ispirato alla leggenda dei luoghi che descrive, racconta
invece la realtà di ieri collegata a quella di oggi.
Come allora nei
famigerati "sabba", in cui le streghe facevano uso di droghe
al fine di realizzare i loro esoterici riti, anche oggi il bisogno di
raggiungere stati d'inconscio e delirio, sniffando o impasticcandosi,
se non è consueto è almeno frequente.
Ma nessun inquisitore
prepara la pira per farne un rogo.
Quale donna è immune dal
desiderio di rimanere giovane nonostante gli anni?
Una strega, tra i
personaggi della storia, ci riesce perché è "strega" o
perché brilla di luce interiore?...
Delitti Esoterici è un
romanzo in cui l'autore unisce leggenda e mistero, riuscendo a tenere
la sua protagonista principale, l'indomito commissario Caterina
Ruggeri, al centro della storia, ma lasciandola in un certo senso
fuori dal contesto come una spettatrice partecipante ai destini delle
vittime del male, dalle cui avventure nefaste trarrà motivo di
profonda introspezione.
Un arrivederci in "I
misteri di Villa Brandi" nella tua ulteriore indagine, Caterina,
e aggiungo un grazie Stefano Vignaroli e alle tue simpatiche
"streghe".
Ah...dimenticavo !
Leggetelo, vi piacerà.
Anna Cibotti
Www.prieure-de-sion.com
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