lunedì 7 gennaio 2013

DELITTI ESOTERICI di Stefano Vignaroli

Recensioni:
DELITTI ESOTERICI di Stefano Vignaroli

La lettura di questo romanzo è, oserei dire, un'esperienza unica. Quale accanita lettrice, considero il libro di Stefano Vignaroli quanto di meglio esista oggi sul mercato editoriale del noir. Lo scrittore con il suo Delitti Esoterici ha dimostrato ampiamente abilità nella scrittura ed uno spiccato talento nella narrazione di un'importante ed intrigante inchiesta di Caterina Ruggeri, giovane Commissario di Polizia la quale, grazie soprattutto alla sua intelligenza e al suo innato intuito femminile, è in grado di destreggiarsi  tra delitto ed esoterismo, non abbandonando mai doti di umana comprensione riguardo a fatti e personalità coinvolte.
Lo stile suggestivo e affascinante della narrazione si snoda in una perfetta successione di eventi e colpi di scena per un così difficile e delicato argomento, quale può essere l'esoterismo, inteso sia nel suo significato primario di “interno” e quindi segreto, sia  nella moderna interpretazione di “magia”. Il tutto si fonde perfettamente con le pericolose indagini di Caterina Ruggeri e per oltre trecento pagine trascina il lettore fin dentro il più nascosto tra tutti i recinti del sapere esoterico, seguendo un perfetto sincronismo. Ogni personaggio descritto nel romanzo viene descritto ed interpretato dalla straordinaria fantasia dell'autore come un essere comune e allo stesso tempo fuori dal tempo, con riferimenti precisi dettati dal personale studio dell'autore stesso.
Non mancano elementi meno nobili quale la brama di potere e di superiorità ma che infine esplodono in forza, bellezza, illuminazione spirituale e aspirazione verso il bene dell'umanità. Un romanzo completo dunque, che racchiude nelle sue pagine molte verità riferite alla più comune delle realtà, la ricerca di noi stessi e di quella parte dell'inconscio che normalmente non si ascolta ma vive nascosta in ogni individuo.
Porgo i miei complimenti più sinceri a Stefano Vignaroli per questo suo romanzo che ritengo essere un piccolo capolavoro di psicologia esoterica oltre che la prima e significativa inchiesta della sua “amata” protagonista Caterina Ruggeri.

  Susanna Polimanti


 
Vi parlo di "DELITTI ESOTERICI" di Stefano Vignaroli
 
 
Le streghe di cui ci racconta l'autore, attraverso l'indagine del commissario Caterina Ruggeri, non sono perfide e malefiche dispensatrici di sortilegi ispirati dal demonio.
Quelle sono un retaggio culturale dei tempi della "Santa inquisizione".
La superstizione, figlia dell'ignoranza in cui si manteneva la gente, faceva credere che la pratica della cura con erbe officinali, e spesso la loro efficacia, fosse una manovra subdola del maligno contro la Chiesa.
Le streghe di Stefano hanno una storia alle spalle, che le porta loro malgrado a subire quello che alle loro ave fu in qualche modo risparmiato.
Ma senza addentrarmi nella trama che lascio al lettore, desidero parlare di loro come parlerei di qualunque donna dei nostri tempi, amante del sapere e con una sensibilità spiccata volta ai sentimenti dell'amicizia e dell'amore.
Se ci guardassimo dentro e ci ascoltassimo di più, scopriremmo che la nostra mente ha poteri a volte
così indefinibili e misteriosi da farci sentire e vedere cose che la ragione comune negherebbe.
L'autore, scrivendo il romanzo ispirato alla leggenda dei luoghi che descrive, racconta invece la realtà di ieri collegata a quella di oggi.
Come allora nei famigerati "sabba", in cui le streghe facevano uso di droghe al fine di realizzare i loro esoterici riti, anche oggi il bisogno di raggiungere stati d'inconscio e delirio, sniffando o impasticcandosi, se non è consueto è almeno frequente.
Ma nessun inquisitore prepara la pira per farne un rogo.
Quale donna è immune dal desiderio di rimanere giovane nonostante gli anni?
Una strega, tra i personaggi della storia, ci riesce perché è "strega" o perché brilla di luce interiore?...
Delitti Esoterici è un romanzo in cui l'autore unisce leggenda e mistero, riuscendo a tenere la sua protagonista principale, l'indomito commissario Caterina Ruggeri, al centro della storia, ma lasciandola in un certo senso fuori dal contesto come una spettatrice partecipante ai destini delle vittime del male, dalle cui avventure nefaste trarrà motivo di profonda introspezione.
Un arrivederci in "I misteri di Villa Brandi" nella tua ulteriore indagine, Caterina, e aggiungo un grazie Stefano Vignaroli e alle tue simpatiche "streghe".
Ah...dimenticavo ! Leggetelo, vi piacerà.
 
Anna Cibotti
 

 

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